Siamo presenti con progetti di sostegno e cooperazione internazionale in doverse parti del mondo colpite da guerre e tragedie umanitarie. Siamo presenti a Vareš (Bosnia) con il progetto Mala Skola, ad Arta (Repubblica di Gibuti) con il progetto Lec (Lire, écrire, compter), a Kaembeni (Kenya) con il progetto Tabasamu Centre e a Pointe Noire (Congo) con l’omonimo progetto.
Vares è cittadina della Bosnia dove la guerra ha portato povertà estrema e causato lo spopolamento del territorio; qui un gruppo di Suore aiutate da insegnanti, psicologi, sociologi e sostenute dalla Fondazione gestisce da anni un piccolo centro di accoglienza per bambini e giovani.
Arta è una cittadina della Repubblica di Gibuti (Africa), Paese giovane che sta cercando di sviluppare una sua economia e dedica particolare attenzione all’istruzione; purtroppo con risorse economiche limitate. La Fondazione sostiene il progetto educativo “LEC” (Lire, Écrire, Compter) di Arta. Si insegna a leggere e scrivere in francese (lingua ufficiale) e agli alunni vengono spiegati i principi base della matematica.
Kaembeni è una zona rurale molto povera che si trova in Kenya, vicino a Malindi. Qui la Fondazione sostiene il progetto “Tabasamu Centre” dell’associazione Solidarietà Kenya Onlus che ha lo scopo di occuparsi a 360° dei bambini del luogo (cibo, vestiti, assistenza sanitaria, educazione ecc…) e contribuire al sostentamento economico e sociale della popolazione.
Pointe-Noire è la seconda città del Congo come popolazione, la prima per importanza commerciale. La Fondazione sostiene un progetto di Samu Social International teso ad aiutare la parte più vulnerabile della popolazione, bambini e giovani che la povertà obbliga a vivere in strada.
L.E.C. (Lire - Écrire – Compter / Leggere - Scrivere - Far di conto)
La Repubblica di Gibuti, ex Somalia francese, è situata tra Eritrea, Etiopia e Somalia, in una zona strategica del Corno d’Africa.
Il Paese è ora in pace e, nonostante sia molto povero, accoglie profughi dei Paesi confinanti (Somalia, Etiopia, Eritrea e Yemen).
Il problema della scolarizzazione a Gibuti riguarda soprattutto bambini e ragazzi esclusi dalle scuole di stato in quanto mancano del certificato anagrafico, nonché orfani, rifugiati ecc. appartenenti alle fasce più povere della popolazione. Per le ragazze la scolarizzazione è importante in quanto permette una maggiore indipendenza e fa sì che vengano posticipati i matrimoni ritardando così l’età della prima gravidanza. A Gibuti la Fondazione ha “adottato” il LEC di Arta, centro che segue durante l’anno scolastico da 40 a 70 alunni, progetto di grande valore umano in quanto indirizzato a chi non ha mezzi né economici né istituzionali su cui contare.
Vareš è una piccola località non lontana da Sarajevo, in Bosnia. Anche qui nel 1991 la guerra è iniziata e …la vita si è fermata. Ora la guerra è finita, ma la vita ancora fatica a ricominciare. Le ferite sono troppo profonde, la concordia nella diversità che regnava prima della guerra è solo un ricordo a cui è difficile credere, la povertà è grande in queste terre che la guerra ha spopolato.
A Vareš un gruppo di Suore sta portando avanti da anni un piccolo centro di accoglienza per giovani da …un mese a 18 anni. Sono orfani ma non solo, tra di loro tanti ragazzi che vivono in baraccopoli senza speranza con i genitori che spesso la vita ha ferito in modo insanabile. Nella ‘Piccola Scuola’ di Vareš 20 bambini e ragazzi vengono ospitati e istruiti. Seguono corsi scolastici, praticano sport e arte, ora si è aggiunto anche un corso di danza: lo scopo di tutto questo è formare dei giovani che possano entrare nella vita lavorativa del loro Paese e, quando non sono soli, dare alla famiglia quell’aiuto che la famiglia non può dare loro. Insegnanti, sociologi, psicologi aiutano le suore ad aiutare i ragazzi.
Sostenendo la ‘Piccola Scuola’ di Vareš la Fondazione si impegna ancora una volta in un discorso di formazione e di ‘territorio’ rivolgendosi ai più giovani, con la testarda speranza che la Bosnia potrà un giorno offrire a questi ragazzi quello che la guerra ha tolto alla generazione che li ha preceduti.
La Fondazione dal 2023 sostiene il progetto “Tabasamu Centre” di Kaembeni, località del Kenya vicino a Malindi, della Fondazione Solidarietà Kenya Onlus.
Il progetto si occupa a 360 gradi dell’educazione scolastica dei bambini del luogo. L’assistenza parte dalla scuola materna e arriva al compimento delle medie inferiori. Vi è inoltre una parte rilevante di assistenza sanitaria e nel centro si trovano un dispensario, un laboratorio di analisi, un ambulatorio per la fisioterapia – screening – vaccinazioni. Inoltre è operativa una piccola sezione maternità. Vengono accolti nelle scuole elementari e medie anche ragazzi di età superiore a quella scolastica che non hanno frequentato le scuole statali; in casi particolarmente meritevoli vengono seguiti anche ragazzi che frequentano le scuole superiori e/o che intraprendono il percorso universitario. Viene data molta importanza allo sport: vi sono campi da calcio, volleyball, basket e una pista di atletica. Da alcuni anni è in fase di sperimentazione un progetto per coltivare in proprio alcuni prodotti: questo progetto è reso difficile dalle condizioni climatiche, ma stanno comunque continuando le sperimentazioni.
Samusocial Pointe Noire (SSPN), membro della rete di Samusocial International, è un’associazione nata nel 2006 con la missione di contrastare l’esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi che vivono in strada. Nel 2022 SSPN si è preso cura di quasi 650 tra bambine/i ragazze/i cui ha fornito assistenza medica e psicosociale, formazione e integrazione professionale oltre all’accesso ai servizi sanitari di base e alle strutture di supporto educativo e psicosociale.
Il sistema di intervento di Samusocial prevede: l’uscita di unità mobili di soccorso (che offrono ai ‘ragazzi di strada’ ascolto e assistenza); l’ospitalità presso strutture di accoglienza aperte 24h 7 giorni su 7 (che forniscono riparo, sostegno e anche un progetto per allontanarsi dalla vita di strada); integrazione/reinserimento dei bambini attraverso una rete di partner istituzionali e privati (alfabetizzazione, aggiornamento scolastico, ritorno in famiglia, formazione professionale).