Il progetto di aiuto allo studio della Fondazione Isacchi Samaja è rivolto a giovani italiani e non, che si trovano in una situazione socioeconomica tale da non permettere a loro o alle loro famiglie di sostenerli per tutto il periodo scolastico. Si tratta di giovani molto motivati a iniziare o completare un progetto di studio in prospettiva di un lavoro futuro che risponda anche alle loro attitudini.

Per quel che riguarda gli studenti ‘migranti’ o rifugiati si aggiunge il fatto che anche se hanno conseguito diplomi o iniziato la carriera universitaria nel Paese di origine spesso in Italia il loro titolo di studio non viene riconosciuto e devono ripercorrere un cammino scolastico a volte ripartendo da una licenza media.

L’aiuto che la Fondazione offre copre il ciclo di studi completo e viene integrato con un servizio di tutoraggio affinché lo studente in caso di necessità possa fruire del supporto di ripetizioni effettuate da Professori specializzati. Questo aiuto è particolarmente importante e richiesto dopo la crisi creata dalla pandemia che ha aggravato le difficoltà economiche aumentando in modo quasi esponenziale il numero delle famiglie che non riescono ad affrontare le spese ‘basilari’. In questa situazione troppi giovani si trovano nelle condizioni di non potersi istruire e formare dovendo rinunciare così ad un progetto di vita futuro che è un preciso loro diritto.
L’aiuto si esplica anche con borse di studio destinate a studenti in difficoltà socio-economica della Kingston University London, della Bocconi e del programma DAFI scholarship di UNHCR.

La situazione economica del Regno Unito, non facile già da molto tempo, negli ultimi anni si è aggravata al punto tale che gli stessi servizi sociali suggeriscono spesso ai giovani che li contattano per informazioni su possibili aiuti, di interrompere il percorso di studio e inserirsi nel mercato del lavoro privilegiando le professioni più richieste (trasporti, ristorazione ecc.). Questo ha creato una situazione drammatica di abbandono dello studio insolita per un Paese che gravita in orbita europea. Si è quindi deciso di iniziare la collaborazione con la Kingston University, istituzione che aiuta proprio questa categoria di giovani a proseguire gli studi universitari coinvolgendo molto in questo progetto anche gli ex Alumni. Il progetto ha permesso inoltre l’inizio di uno scambio di informazioni, tra la Fondazione e la Kingston University, relativamente ad analisi economiche e sociali sui problemi dei giovani in Italia e in Inghilterra.

In sinergia con il programma di supporto agli studenti vulnerabili “KU Cares” di Kingston University London, supportiamo uno studente iscritto a un corso di laurea triennale e riconosciuto come Young Adult Carer: gli Young Adult Carers sono giovani sotto i 25 anni con responsabilità di cura verso un familiare non autosufficiente a causa di malattia fisica o mentale, disabilità o dipendenza. Questi ragazzi si trovano quindi ad affrontare un percorso faticoso sia dal punto di vista personale sia, talvolta, dal punto di vista economico. Il ruolo nel nucleo familiare di questi ragazzi è connesso a un forte senso di responsabilità, che può avere un grande impatto negativo sulla capacità e motivazione di dedicarsi al proprio benessere. Lo stato d’animo che ne deriva, combinato con la difficoltà di conciliare i tempi di cura con quelli di studio, e la stanchezza per la perdita di sonno a cui talvolta sono costretti, impatta in modo importante sul rendimento scolastico e può condurre all’abbandono precoce degli studi.

La Fondazione tramite il supporto a uno studente “YAC” (Young Adult Carer) e l’elargizione di borse di studio “Hardship Bursary” e “Ad hoc”, permette agli studenti beneficiari di ricevere l’assistenza, la guida e i fondi necessari per proseguire al meglio il proprio percorso di studi universitari, alleviando la forte pressione che troppo spesso porta questi giovani ad abbandonare le ambizioni accademiche.

© Photo credit: Kingston University London